Era bianco e aveva gli occhi e la bocca di ghiaia nera, probabilmente presa dal passo carraio e per braccia due ramoscelli di melo.
- Dio santo, - ansimò.
- E' solo un pupazzo di neve.
Se state cercando un libro che vi tenga svegli fino a tardi, questo è quello giusto.
L’uomo di neve di Jo Nesbø è un thriller di circa 500 pagine, molto scorrevoli, che fa parte della serie di Harry Hole.
L’idea iniziale era quella di leggermi tutti i libri della serie, per conoscere sin da subito il protagonista, e soprattutto per entrare nel suo mondo. Con il primo libro, Il pipistrello, che lessi in formato Kindle in poco più di una settimana, ho fatto la conoscenza di Harry, un detective della squadra Anticrimine di Oslo con un eccessivo problema con l’alcool, che segue il caso di un serial killer a Sidney. Il libro di per sé non è male, ma dopo aver letto L’uomo di neve la differenza si nota molto. Quest’ultimo infatti mostra un Harry più maturo, con più autocontrollo nel bere e alle prese con una situazione sentimentale poco chiara. A tutto ciò si aggiunge un serial killer che compare “con la prima neve”, e senza uno schema particolare, che rende d’obbligo continuare la lettura per scoprire la verità.
In generale mi sento di consigliare questo, e gli altri libri della serie (che prima o poi leggerò), a chiunque sia un amante dei thriller.