La prima indagine di Theodore Boone – John Grisham

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Il romanzo parla di Theodore, un ragazzo che vive per la legge: il suo sogno sarebbe di diventare giudice o avvocato, come i suoi genitori che sono entrambi avvocati. Theo frequenta solo la terza media, ma a scuola molti dei suoi compagni gli chiedono dei consigli seri per problemi personali: genitori separati, problemi di soldi, fratelli in carcere, animali smarriti. All’inizio il libro è abbastanza interessante perché racconta la singolare vita di Theo di tutti i giorni, ma diventa decisivamente più coinvolgente nella parte centrale, quando Theo si lascia prendere totalmente dal caso di omicidio della signora Duffy, moglie del noto golfista, Peter Duffy, accusato di averla uccisa strangolandola e nascondendo tutti gli oggetti preziosi che c’erano in casa per simulare una rapina. E’ il primo sospettato anche perché anni prima aveva firmato la polizza sulla vita della moglie per il valore di un milione di dollari.
Theo finisce dentro il processo più importante della storia della città, perché Julio, un amico senzatetto che lui aiutava in algebra e che frequentava la stessa scuola, gli raccontava che suo cugino era sul luogo del delitto e aveva visto chi era entrato in casa e aveva ucciso veramente la signora Duffy. L’unico problema è che Theo non può dirlo a nessuno, poiché il cugino di Julio è immigrato clandestinamente, quindi si trova in una situazione molto difficile. A mio parere il libro è molto avvincente, l’ho trovato davvero interessante e scorrevole. Theo mi sembra un ragazzo veramente coraggioso e disposto ad aiutare gli altri in difficoltà, ha già le idee così chiare sul proprio futuro. In questa storia mi ha colpita anche il bel rapporto tra i compagni di scuola e Theo. La famiglia di Theo è, invece, una di quelle famiglie felici come nelle pubblicità, poco credibile, che vive seguendo una tabella settimanale: il martedì vanno tutti insieme al ritrovo, il mercoledì al ristorante cinese. Una famiglia, secondo me, non è mai così perfetta come nel libro o come nelle pubblicità, anche nel caso di un figlio unico c’è sempre qualcosa che non va.
A parte questo, tuttavia, il libro è davvero coinvolgente, parla di una storia di ragazzi come noi, in fondo, con la nostra stessa età, quindi leggendolo ci si può immedesimare in qualche personaggio. Pur essendo un romanzo per ragazzi credo che sia adatto anche per gli adulti. Il lessico non è molto complicato, quindi si legge molto facilmente. Tra noi compagni ha riscosso molto successo e io l’ho trovato così bello che vorrei leggerne il seguito.
Questo rientrava in uno dei tanti libri che ci danno da leggere per scuola e, dopo averlo letto, il compito seguente è quello di farne il commento o recensione.
La mia recensione ovvero quella riportata in alto è stata scelta nel libro della mia scuola A.B SABIN, una raccolta dei lavori di alcuni alunni della scuola.

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