Alla fine, però, dopo che nel giro di alcune migliaia di anni la loro Galassia fu decimata, i due popoli capirono che tutto era nato da un terribile qui pro quo, e unirono le loro flotte per sferrare un attacco congiunto alla nostra Galassia, ormai riconosciuta responsabile dell’intollerabile insulto. Per migliaia di anni ancora, le loro possenti navi attraversarono i vuoti deserti dello spazio, finché finalmente non approdarono sul primo pianeta in cui si imbatterono, che per caso era la Terra. E lì, a causa di un terribile errore di calcolo nella scala delle grandezze, I'intera flotta spaziale fu inghiottita da un cagnolino.
Questo spero che renda l’idea di che libro sia Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams.
Primo libro di una trilogia divisa in cinque atti, come definito dall’autore stesso, la Guida galattica per gli autostoppisti narra la storia di Arthur, che vedrà la sua vita stravolta quando alcune ruspe gialle stanno per demolirgli la casa in cui abita per fare spazio a una nuova superstrada.
E’ un libro fantascientifico, ma impregnato al massimo del classico humor inglese. All’inizio la lettura andava un po’ a rilento per via dei molti termini “alieni”, ma dopo poche pagine diventa quasi impossibile smettere di leggere, tant’è che l’ho divorato in pochi giorni (e adesso attendo che il mio caro corriere Amazon mi consegni il seguito Ristorante al termine dell’Universo).
Un libro che, indipendentemente dal fatto che si sia o meno amanti del genere, deve essere assolutamente letto, ma soprattutto… DON’T PANIC!