Maledetta serpe

Home / Books / Maledetta serpe

Anno Domini 1395. Dopo La Vipera e il Diavolo in realtà non credevo potesse esserci un seguito, magari perché non mi sono mai soffermato a fantasticare sul futuro (o sul passato). Eppure eccolo qui, e devo dire che mi ha stupito davvero. Maledetta Serpe è un prodotto differente dal primo romanzo. I personaggi, le microstorie e i riferimenti storici più numerosi. Troviamo ancora elementi come l’amore e la magia, ma usati in maniera leggermente diversa. Ora Gian Galeazzo Visconti è al potere, dopo aver imprigionato a morte lo zio Bernabó, ma il potere è difficile da gestire, e Gian Galeazzo ha un sogno: diventare prima Duca e poi Re d’Italia. Questo sogno potrebbe essere realizzato ad una sola condizione però: la conquista e l’espansione dei domini di Milano. Ma oltre a non trovare ovviamente il favore delle regioni attaccate, Gian Galeazzo deve scontrarsi ancora una volta con Bernabó, o meglio, col suo fantasma e i suoi figli. Perché tra Mastino e suo fratello Carlo impegnati nella guerra assieme al condottiero fedele al padre, Giovanni Acuto, e le sorelle come Agnese, la meta è quella di spodestare Gian Galeazzo e riportare il potere all’altro ramo della Biscia. Il romanzo è stato un susseguirsi di colpi di scena, ed è stato appassionante quasi quanto il precedente. Quasi perché Maledetta Serpe mi ha davvero trasportato, le varie relazioni tra i personaggi sono stati davvero ben costruiti e l’amore penso che sia stato uno dei temi fondamentali di questo romanzo. L’amore che è soprattutto amore fraterno, la prole di Bernabó rimane sempre unita per combattere Gian Galeazzo, e tutta la storia viene raccontata sullo sfondo della costruito della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Un finale che non sono riuscito a scoprire fino alla fine, e che mi ha reso triste per la fine di questo ciclo della famiglia Visconti. Sicuramente un romanzo storico molto consigliato, da leggere subito dopo La Vipera e il Diavolo!